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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

D.M.Schaetzel – Alsace Gewürztraminer Grand Cru Kaefferkopf 2011

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100% Gewürztraminer – 14% Con trepidazione lo verso nel bicchiere e lo osservo: paglierino pieno, consistenza importante, luce ricca e vivace. Avvicino il bicchiere al naso e finalmente ritrovo un Gew ü rztraminer che profuma di rosa gialla, che così di frequente finisce in secondo piano a favore del litchi. Non é esplosivo, invadente, ma sicuramente é dolce di nettarina matura e crema, con un sottofondo minerale. Piuttosto lontano dai Gew ü rztraminer dell'Alto Adige. Anche al gusto la dolcezza é importante, quasi da Auslese della Mosella, d'altronde, colui che mi ha insegnato quello che so della Francia, condensa l'Alsazia viti-vinicola nella frase "Vini Francesi fatti alla Tedesca". Se il residuo zuccherino mi ha stupito, trovo però una grassezza piacevolmente inferiore alle attese. E' la sapidità, che tirando dall'altra parte, lo rende più equilibrato. Decisamente un vino a cui non sono abituato, non riesc

Girlan – AA Pinot Nero "Patricia" 2010

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100% Pinot Nero – 13.5% Come d'abitudine, porto il tappo al naso e... non solo non trovo difetti, ma vengo rassicurato da un piacevole aroma fruttato. Anche nel bicchiere si disegna la tipicità del Pinot Nero: grande trasparenza, una sfumatura fra il rubino e il granato. All'inizio ha una nota importante di tostatura, come spesso accade anche in altri Pinot Nero di Girlan, e di spezie. Bisogna lasciargli un pò di tempo per respirare... Con calma arrivano terra rossa, bastoncino di cannella, ginger e fragole fresche poi, quando dopo qualche minuto i sentori di legno se ne sono andati, si disegna anche una bella violetta. In Alto Adige non la si trova spesso, me la ricordo ad esempio nei vini di Gottardi. Con il contributo dell'ossigeno continua a cambiare evolvendosi in cuoio, tabacco biondo mantenendo la freschezza del frutto. In bocca, servito appena fresco, si esalta l'equilibrio delle sue componenti. Morbido, sopratutto di a

Il Vino dell'Enologo - M.C. da uve Chardonnay 2011 (forse)

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100% Chardonnay - ??% (ma sicuramente pochi) Non mi ricordavo nemmeno di averla in cantina, é una bottiglia che mi ha regalato un amico che ne produce un centinaio per se nella cantina dei Colli Bolognesi in cui lavora. Un Metodo Classico, fatto con uve Chardonnay, penso sia della vendemmia 2011. Non sboccato, e non ci provo nemmeno, visto l'esito disastroso degli ultimi tentatici. Bicchiere scontatamente velato dai residui di rifermentazione, colore giallo lattiginoso da cui emergono bollicine finissime. Naso fragrante e molto fresco, a cui contribuiscono non poco i lieviti. Bisogna lasciargli un pò di tempo perché si definiscano pompelmo, fiori bianchi appena sbocciati e, sotto sotto, la pesca gialla. Di fatto é un "sur lie", ma che sia Chardonnay si riconosce senza problemi. In bocca la carbonica é pacata, carezzevole. Corpo esile, regge la sua piacevolezza sulla freschezza, di gusto e gioventù, e sul fatto di essere perf

Weingut Tesch – Nahe Riesling "Unplugged" 2011

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100% Riesling – 12.5% E' un vino che conosco e quindi rimango leggermente stupito quando mi trovo davanti un colore, sempre paglierino, ma più carico e con meno luce di quello che mi sarei aspettato. Anche visto il vitigno e la zona. La sopresa continua mettendo in rotazione il Riesling nel bicchiere: nel movimento si nota una inusuale importanza. I profumi di esordio ricordano il cedro, con un grado di maturazione coerante con la sfumatura di colore, seguito da melone bianco, susina. Complessivamente molto fruttato. Il floreale é bianco, di sambuco e bocciuoli di agrumi. Idrocarburi completamente assenti... Vista la gioventù potrebbe anche essere una cosa normale però così, senza neanche un lieve presagio, mi sembra proprio strano. E queste piccole stranezze cominciano a sommarsi insinuando un sospetto. Al gusto presenta una morbidezza glicerica poco integrata con la freschezza citrina. Il calore dell'alcol é app

Az. Agr. Cesconi – Trento Doc "Blauwal" Brut n.m.

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100% Chardonnay – 13% Colore tenue, pieno di luce, tante bollicine minute quanto basta, che rimarranno per diversi minuti a ravvivare la fl û te. L'impronta dello Chardonnay si riconosce subito, ma quello che mi colpisce é che, in modo quasi impossibile, mi risveglia il ricordo di alcuni Champagne della C ô te de Blanc. In piccolo, da lontano, ma é così... sento quasi il profumo del gesso, ma é solo , con "solo" tra virgolette, tanta tanta mineralità. Avevo avuto questa impressione al banco di assaggio e questa bottiglia, aperta nella calma domestica, me lo conferma in pieno. Poi... un floreale delicato di tiglio e camomilla, fruttato fresco di pompelmo e frutta a bacca gialla in via di maturazione. Anche in questo, si dimostra uno Chardonnay. Al gusto, l'esuberante perlage si traduce in una carbonica irruente che apre ad un'importante spinta sapidità. Appena dietro la freschezza, ma solo perché le altre sensazioni

Az.Agr. Cesconi – Vigneti delle Dolomiti IGT Nosiola 2011

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100% Nosiola – 12% La Nosiola é uno dei miei vitigni preferiti. Nella sua minuscola produzione, é quella che mi ricorda in modo più forte e inequivocabile il Trentino. Da vini in genere non appariscenti, ma in genere perfettamente riconoscibili e che sopratutto non avrebbe il minimo senso cercare di mascherare... Ha un bel color paglierino maturo, di una densità che mi porta subito a pensare ad un affinamento in legno. Un legno che deve essere grande, perché non entra minimamente nei profumi. Emerge la tipicità evidente, che non poteva certo mancare, della nocciola tostata a cui si unisce il ricordo di roccia e frutta gialla matura. Direi melone e ananas, conditi da una nota piccante di pepe bianco. In bocca entra con un certo spessore, forse un indizio dell'aiuto del legno, ma é la freschezza che domina le sensazioni gustative. Dissetante... Il floreale, meno evidente nei profumi, emerge in modo deciso, e assolutamente i

Soc.Agr. Zanotelli – Trentino DOC Muller-Thurgau 2011

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100 Muller-Thurgau – 12.5 % Per chi non ama i vini aromatici, può non valer la pena continuare la lettura di questa degustazione. Lo stesso vale per coloro che preferiscono, di norma, i vini di struttura, importanti, di corpo. Se invece piace il concetto stesso di " vino di montagna "... qui siete a casa vostra. Il Muller-Thurgau é il vero vino di montagna, un disastro quando viene coltivato in pianura, di assoluta dignità se piantato in alto, come in Val di Cembra. Muller-Thurgau é un nome che riempie la bocca dei non addetti ai lavori e spesso considerato un vino di serie B da molti che vivono il mondo del vino. Non per me, che ho una passione personale per gli aromatici, o semi-aromatici come in questo caso. Devo però essere onesto, e ammettere che la prima volta che ho sentito questo vino ad un banco di assaggio ero piuttosto scettico... ...per poi rimanere subito affascinato dalla sua purezza aromatica. Faccio veramente fati