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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

Weingut Haderburg – AA Sekt Rosé Brut n.m.

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60% Pinot Noir, 40% Chardonnay – 12.5% Sboccatura recente, la retro-etichetta riporta giugno 2013, che si conferma pienamente nell'esuberanza del perlage. Versandolo il bicchiere si riempie per metà di spuma tinta di rosa, mentre la parte inferiore della fl û te é agitata da innumerevoli bollicine che, arrivando alla superficie, la fanno ribollire tumultuosa. E questo sarà un presagio coerente, di tutta la storia che questo Spumante racconterà, passo dopo passo, nel bicchiere... Rosé? Rosé, in che senso? Di rosa non c'é un bel nulla, si mostra di un bel color ciliegia, anche piuttosto profondo. Mi ricorda le sfumature del Merlot Kretzer di Armin Kobler che, anche quello, definirlo rosato sarebbe proprio una forzatura. Profumi inizialmente timidi, ma non la solita fragolina-lamponcino che tanto spesso ricorre negli spumanti rosati. E' piuttosto rosa rossa e piccoli frutti di bosco maturi, in parte certamente fragola, ma non frag

Maria Poggi Azzali "Tenuta Pernice" – Colli Piacentini Malvasia frizzante 2012

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100% Malvasia di Candia – 11% Giallo verdolino, di una brillantezza quasi irreale... segno evidente che la micro filtrazione del vino é stata ben profonda. Nulla di male, solo una constatazione, ha quella luce che solo gli Charmat riescono ad avere. Profumi tenui, sicuramente aromatici in cui la Malvasia é facilmente riconoscibile. Poi fiori d'arancio, erba fresca appena sfalciata terminata da una delicata pesca bianca. Al gusto ha una pungenza sommessa, il vino é appunto frizzante, con una piacevole sapidità a cui la freschezza da solo un fugace sostegno. Questo non basta, tuttavia, a mascherare completamente l'evidente residua dolcezza. Fornisce un'impressione aromatica sfuggente. Un vino che alla fine risulta semplice, con la verve aromatica che non riesce a campensare la delicatezza del vitigno. E' comunque un vino corretto, che non sale sopra ai 77 punti. Non ricordo il prezzo, mi pare sotto i 10 Euro comprata in

3 x 2 ovvero 3 annate e 2 diverse interpretazioni, di una grande maison e di un piccolo produttore

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Degustazione alla cieca, presso il Ristorante Canale Maestro di Reggio Emilia. Non sapevamo né annata né vitigno, le bottiglie sono state dichiarate solo alla fine, le riporto in ordine di assaggio. I match Duval-Leroy – Femme de Champagne 2000 95% Chardonnay, 5% Pinot Noir Dosaggio 7 g/l Giallo pieno, intenso, la prima cosa che mi viene da pensare vedendolo é che i vini della cuvée abbiano fatto legno. Sicuramente é Chardonnay.... e che Chardonnay !!! Sentendone i profumi ho finalmente avuto un'illuminazione su un aspetto che mi avevano tante volte raccontato nei corsi sullo Champagne. I grandi Blanc de Blanc di Avize ricordano gli Chardonnay di Borgogna, sono prima di tutto vini bianchi e poi Champagne. Qui é così evidente, che lo dichiaro sfacciatamente ai miei compagni di degustazione. Naso di gesso, pietra focaia, speziato di vaniglia e frutta secca, leggero, non invadente, che rende complesso senza stancare. Dopo dive

Champagne Mondet - Brut Prestige 2005

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20% Pinot Noir, 20% Pinot Meunier, 60% Chardonnay - 12.5% Giallo pallido, con sfumature che tradiscono la presenza di uve a bacca rossa nella cuvée. Bollicine minutissime, che affollano in gran numero il bicchiere, increspandone la superficie. Profumi freschi, che ricordano l'erba appena tagliata, su un sottofondo minerale soffice e bianco. Crosta di pane, mela verde, mandorla fresca... un profilo olfattivo diverso e originale. Una bella sensazione di ingresso, un buon mix fresco-sapido che dona sapore e stuzzica i sensi. Questa volta il dosaggio é appena percettibile, mentre esce appena un filo l'alcol. In compensa, la grana della bollicina massaggia la bocca e crea una bella fase vapore in cui gli aromi dello Champagne si espandono. La spinta acida é concreta, importante. Ha un gusto ben definito di frutta rossa, amplificata dalla sapidità che si mantiene ben a lungo. Lo Champagne Mondet con maggior profondità, rivaluta la gamma.

Champagne Mondet – Brut Tradition n.m.

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80% Pinot Noir, 20% Chardonnay – 12% Giallo intenso, in pienezza di colore, con minute bollicine che anche dopo diversi minuti, si ostinano a sprigionarsi dal fondo del bicchiere. Profumi delicati e dolci, in cui mi pare di riconoscere il contributo dello Chardonnay, nonostante la percentuale minoritaria. Floreale fresco di petali gialli, appena un'idea vegete, e un mondo di frutta tropicale appena matura. Ne ricavo un'impressione, rafforzata da una lieve speziatura, che il vino base possa aver fatto un passaggio in legno. Manca, come é giusto, la mineralità del gesso. Al gusto ha un ingresso che mi convince, con una bolla appena un pò ruvida che contribuisce a sviluppare un'impressione di freschezza. L'aroma iniziale di agrume, si scontra presto con il dosaggio importante, senza riuscire a completare l'amalgama delle sensazioni. Che rimangono, così, slegate... prima l'acidità, e poi la dolcezza con una chiusura appena

Az.Agr. Zanotelli – Trentino DOC Pinot Nero 2010

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100% Pinot Nero – 13.5% Granato, buona la trasparenza, trasmette una luce che tende verso la maturità. Nel bicchiere si muove in modo agile, trasmette vivacità e giovinezza. Il primo profumo trasmette la tostatura del legno che ancora lo caratterizza, ma dura solo per pochi secondi... e poi si apre e distende il vitigno. Emergono in fretta ciliegia, terra, ruggine, scorza di arancio, mirtillo, a formare un arcobaleno freschissimo, completato da spezie dolci. Con l'aria il legno diventa sempre meno evidente e la freschezza del frutto sempre più evidente. Una traccia di noce moscata, appena un accenno dell'aspra pungenza del ginger. Sottile anche nell'intensità, certamente non esplosiva, ma estremamente aderente al vitigno. Quanto é migliorato in questi mesi... Al gusto la prima sensazione è quella di una freschezza asciugante, diffonde un aroma di arancia sanguinella con l'alcol che induce appena un piccolo riscaldamento in fondo

Lafreiderhof – Müller Thurgau 2012

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100% Müller Thurgau – 12.5% Paglierino, appena spostato su toni più caldi, mostra una leggerissima velatura come se ci fosse appena un residuo di fermentazione. Nei profumi le tipiche note muschiate del M ü ller Thurgau si sentono appena, ha invece un frutto caldo e maturo, condito di ricordi salati e di erbe aromatiche. Anche al gusto continua coerente su questo registro, con un sorso caldo e di spessore, di un vino che viene da uve raccolte in maturità. Sorprendentemente ha una chiusura sapido-fresca, e lascia un sapore di uva croccante. Anche questo un vino simpatico , un filo più "contadino" del fratello Gew ü rztraminer. Riportando il naso al bicchiere, ora si sente nitidamente anche un aroma di camomilla. Pagati 6 Euro al Mercato dei Contadini di Castelrotto, potrebbe meritare 78 punti.

Savart – Champagne "L'Ouverture" 1er cru BdN n.m.

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100% Pinot Noir – 12.5% Sfumature beige, molto diluita, chiarissimo e luminoso. Perlage minuto e abbondante, anche se si trovano bollicine ben più fini. Profumi di crosta di pane e ciambella, piccola frutta rossa ben matura, mandarino fresco, floreale giallo, cipria e paglia secca. Al gusto é "vinoso", di frutta rossa appena matura, vitale freschezza e sensazione minerale. Sul momento lascia un'impressione appena amarognola, con una carbonica che colpisce e risulta piuttosto sopra alle righe, poi l'acidità lo allunga. Masticandolo si sprigiona il gusto di agrumi, intermedio fra il maturo e il candito. Si distende, infine, con una buona fusione sapida. La bocca rimane però un pò vuota. Complessivamente sono perplesso, l'ho trovato un pò troppo ruvido, e piuttosto mancante nella sostanza. Nello Champagne cerco qualcosa di più, in un BdN a maggior ragione. Lo dovessi definire in un termine solo, sarebbe &quo

Lafreiderhof – Gewürztraminer 2012

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100% Gewürztraminer – 13.5% Nessuna denominazione... nemmeno Vino da Tavola. Non é una produzione professionale, il Maso Lafreiderhof partecipa al Mercato dei Contadini di Siusi e Castelrotto con i loro prodotti: verdura, succo di mele e vini. In questi anni li ho visti passare dalla bottiglia da 1 litro, chiusa con il tappo a corona, alla ranana da 0.75, chiusa con tappo in silicone. Un bel passo avanti, la voglia di migliorare c'é... Una posizione particolare, sulla riva sinistra dell'Isarco, molto in alto, sopra i 600m di altezza. Da quella parte della Valle non ci sono praticamente vigne, dopo Gumphof si arriva a Bressanone, con una piccola eccezione a Lion. La curiosità mi spinge a voler sentire questo vino semi-artigianale, sapendo che i Masi, in Alto Adige, possono riservare delle belle sorprese. Nel bicchiere é un paglierino, appena virato verso tonalità più calde, con movimenti ricchi e importanti. Il piacere di raccogli