Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Orizzontale Champagne 2002 + Bollinger RD 2002

Immagine
Una settimana speciale, dedicata allo Champagne, e in particolare al 2002, cominciata con un Bollinger RD, lo Champagne di James Bond. L'ho trovato un pò impacciato, slegato, facendo un parallelo cinematografico un'interpretazione alla Thimoty Dalton, lontana dall'aristocrazia di Sean Connery, senza la prestanza fisica di Dennis Craig. Di sicuro il tempo lo renderà più legato, ma ho la sensazione che non diventerà mai grandissimo, e che alla fine questo millennio, su cui ci sono grandi aspettative, non sia scontatamente buono per tutti. Intanto il mio cuore é stato rapito da un'altra bottiglia, scelta fin dal primo naso in mezzo ad altri 6 Champagne millesimati 2002 di zone, vitigni, assemblaggi, vinificazioni e filosofie completamente diverse. Una degustazione fatta qualche sera dopo, fra amici, livello medio alto, con almeno un paio di punte... Questi i vini, nell'ordine di servizio, versati in batterie di 2, facile capire

H.Prudhon – Puligny-Montrachet "Les Enseignières" 2012

Immagine
100% Chardonnay – 2012 Mi é capitata solo un'altra volta che un vino mi evocasse in modo così diretto l'immagine del mare, un grande vino italiano, con parecchi anni sulle spalle, molto bello, ma dall'inizio scontroso e arruffato. Questo Puligny, fin da subito, non é per nulla scontroso... Dimostra piuttosto il rigore tagliente del suo cru, mentre l'immagine del mare viene dal calore, dalla luce, dai profumi mattutini e agrumati di un fruttato in prossimità della riva, intriso dal vapore jodato delle onde che si frangono sull'arenile. Non ha ancora la complessità che ci si potrebbe aspettare, ma tanta prospettiva di crescita, ben diverso dal millesimo precedente che avevo già sentito, questo ha davvero i numeri. Al naso é salsedine, cedro, burro fuso, ananas maturo, albicocca, miele d'acacia e giglio bianco, in bocca sapidità, freschezza elettrica, asciugante e nervosa dei suoi primi anni di vita. Esce di scena lasciando aromi di no

I Bianchi di Maso Thaler

Immagine
Maso Thaler é a Gleno, a più di 600 metri di altezza. Mentre salivo da Egna a Trodena, m i sono trovato davanti il cartello , in corrispondenza di una curva, si arriva alla cantina attraverso una stradina stretta stretta. Conoscevo i loro vini, praticamente quando iniziarono, quando capitava li avevo sempre risentiti, una cantina giovane, che doveva affinarsi. Sono capitato fra 2 degustazioni, in modo cordiale, ho acquistato una bottiglia di tutta la loro gamma, e con lungimiranza 2 di Blauburgunder, che sarà il vino che mi é piaciuto di più. Vena minerale comunque a tutti i bianchi, sempre ben nervosi in bocca, grazie all'altezza dei vigneti e alla composizione dei terreni, fanno salivare e venir voglia di cibo. Li ho trovati cresciuti, e con delle belle idee su come andare avanti. Mitterberg IGT Manzoni Bianco 2014 100% Manzoni Bianco – 13% Verdolino, dai profumi agrumati piccanti, semplici, dolci di gelsomino ma screziati di roccia gri

CostArena – Rassegna di Degustazione di Vini Internazionali – Sud Africa

Immagine
L'ultima di 3 serate, scoperte quasi per caso, orario e posizione insolita, il sabato sera in questo circolo in Via Azzogardino, si adatta molto bene ad un padre di famiglia come me. Sono stato molto bene, all'aperto, un buon numero di persone atmosfera allegra ed informale, mi sono rilassato. Ha condotto la serata Gabriele Valentini e sia Lui, nel raccontare i territori e i vini, sia i ragazzi che hanno servito i bicchieri e i piatti, sono stati molto bravi. Con il Sud Africa avevo una ferita da sanare, da quando all'esame da Sommelier lessi sul foglio la domanda "indicare 3 zone viti-vinicole del Sud Africa" e lascia la risposta in bianco. Ero ignorante, in seguito qualcosa avevo anche letto, ma dei vini sono rimasto stupito, me li aspettavo costruiti, carichi, forzati dal legno e ho trovato tutt'altro... Uno Chenin e un blend stile Rodano eccellenti, un Sauvignon che strizza l'occhio più alla Francia che al resto del mondo,

Serata "Vini Vecchi" presso Osteria La Piana

Immagine
Normalmente non é il mio genere di serata, ma Vittorio é un amico e una serata da Lui é sempre l'occasione per passare qualche ora spensierata con buon cibo e sentire il calore di una "quasi" seconda casa. Guardando la lista dei vini, con anche un certo distacco, avevo pensato che, se non altro, avrei avuto delle conferme o delle smentite ad una serie di convinzioni che con il tempo e assaggi fatti quando capitava, senza per altro alcuna ricerca, avevo maturato. La conferma é venuta, una viticultura fatta a cavallo degli anni 2000, volta a forzare vitigni in territori di non vera vocazione con lo scopo di ottenere vini destinati ad un certo tipo di gusto, non porta a bottiglie longeve. Quello che all'inizio é una bomba di frutto, con il tempo si appanna e fa emergere i limiti della coltivazione. Alla fine, il vitigno vocato nel posto giusto, sopratutto il Nebbiolo di Barolo, ha gioco facile. Mi sono comunque divertito, e ho mangia