Degustazione di Vini dell'AA, Novotel 3/10/2016
Conferme e
tante scoperte...
La
prima é quella di Piero Gorgoni, che non avevo mai avuto l'onore di
incontrare. Me ne aveva parlato Vania, descrivendolo come uno dei
degustatori più creativi che abbiamo in Italia.
E
in effetti così si é dimostrato, profondo conoscitore del
territorio, mi ha fatto piacere vedere come sull'Alto Adige abbiamo
tante visioni in comune, tante affinità nel modo di comunicarlo...
una bella conferma, per me e per i miei studenti.
I
grandi degustatori che avevo conosciuto finora, Gardini, Flacone,
Castellani erano accumunati da personalità sopra alle righe,
naturalmente in misura e in maniera diversa.
Piero
si distingue da loro per i modi pacati, per condurti per mano, a
piccoli passi, al vino, al suo carattere, alla sua essenza... davvero
una bella persona, davvero una nuova esperienza di degustazione.
Sui
vini avevo molte aspettative, che sono state confermate, superando
anche di molto le più rosee previsioni.
Ad
esempio, non avevo mai sentito il Krafuss di Lageder, un pò per il
prezzo ma anche per un pò ragione sciocca... tanto lo so che i vini
di Alois sono tutti buoni, quindi li assaggio poco.
Questo
in particolare ha l'eleganza e quell'apparente leggerezza di beva che
solo i grandi vini possono avere, lasciandosi quasi alle spalle
quell'eccesso di volume che spesso si incontra anche nei migliori
Blauburgunder.
Non
so se l'abbiano notato in tanti, ma nella degustazione di questo vino
Piero é stato veramente acuto, definendolo come paragonabile "ad
un Pinot Noir proveniente da uno dei più altolocati village di
Borgogna".
Dove
"village" é una parola magica dosata millimetricamente per
fare un complimento senza eccedere in paragoni che non possono avere
riscontro in terreni e clima così diversi. Non é proprio cosa da
tutti...
Altra
sorpresa sono l'equilibrio e l'eleganza del Gewürztraminer
di Peter Sölva, in cui
finalmente ritrovo quei tratti stilistici, rarissimi, che mi sono
sempre piaciuti in questo vitigno.
Forse
complice la difficile annata 2014, non ha eccessi di alcol e
dolcezza, si esalta invece nella rosa gialla e nella speziatura, con
un equilibrio inconsueto per un Traminer.
Ho
avuto finalmente la possibilità di sentire una delle super cuvée
che si sono affacciate sulla scena dell'Alto Adige negli ultimi anni,
il Weissburgunder Riserva "Sanctissimus" della Cantina di
San Paolo.
Da
vigneti ancora a pergola che hanno ormai più di 120 anni e
un'inconsueta vinificazione in anfora, è senza ombra di dubbio un
bellissimo vino, ampio nei profumi, riconoscibile negli aromi e dalla
profondità che contraddistingue l'eccellenza.
Solo
2000 bottiglie di cui 300 destinate alle degustazioni, l'unico
problema, non piccolo, é il prezzo... ormai in tanti hanno preso
questa strada, a quella cifra vado in Borgogna, in Alto Adige c'é
tanto altro.
A
cominciare dal bellissimo Raif di Castelfeder, raffinato,
dall'espressione aromatica che hanno in regione solo i migliori
Sauvignon, dove i ricordi erbacei sublimano in un nettissimo fiore di
sambuco, emergono l'agrume e la frutta tropicale, il sorso diventa
dritto e raffinato.
Tolta
la Loira, per il Sauvignon c'é solo l'Alto Adige, secondo ma non
staccato, con buona pace di Nuova Zelanda e Friuli, che invece
arrancano, per giunta nella direzione sbagliata.
Buoni
anche l'Enosi, di Baron di Pauli, sempre la bevuta fresca e
spensierata che mi ricordavo, forse anche un pò ruffiana... ma ci
può stare, Così come il Lago di Caldaro di Erste+Neue che come i
suoi simili ha comunque quel filo di volume in più, che sulla
Schiava secondo me stona.
Non
ho mai amato gli spumanti di Arunda, con qualche eccezione qua e là,
e la Cuvée Mariana pur avendo qualche spunto interessante, come il
buon rapporto con l'aria, non é una di queste, limitate da un
contributo del legno che negli aromi la segna troppo.
Mi
sbilancio sul Lagrein di Elena Walch, perché lasciando da parte la
mia scarsa propensione per questo vitigno e un'eccessiva ricerca
della perfezione nelle tecniche di cantina, non si può certo dire
che non sia un buon vino.
Ha
colore, spezia, potenza e morbidezza, ma al tempo stesso freschezza
di frutto, sensazione sanguigna e tannini smussati, essere un 2011
non l'ha certo aiutato, ma alla fine si fa bere, ed é quello che
conta. Prima o poi capirò perché la Walch sia così poco amata...
Ben
8 vini, più la parte introduttiva, la serata é letteralmente
volata.
Arunda
– AA Extra Brut "Cuvée Marianna"
80%
Chardonnay, 20% Pinot Nero – 13%
Luminoso,
paglierino con sfumatura verdolina, orlato da mousse abbondante, la
bollicina ha finezza notevole. Profuma di agrumi gialli, crosta di
pane, trasmette freschezza sotto forma di cedro e mela verde,
sfumature minerali bianche e ricordo di fiori di montagna. In bocca
ha un ingresso fresco, dalla carbonica ben presente, sapido, si
avverte la tostatura dei legni, gli aromi fruttati sono più maturi,
sia come polpa, che come agrume candito. Chiusura risulta nocciolata,
appena amaricante. Ha un buon rapporto con l'aria, scaldandosi
migliora nelle sensazioni gustative. 84pt
Vigneti:
terreno: porfido, calcareo
Vinificazione:
Pinot Nero vinificato in bianco, Chardonnay elaborato in barriques
Alcool:
13,0 % Vol. | Acidità: 6,0 g/l | Zuccheri residui: 4,0 g/l
Cantina
San Paolo – AA Pinot Bianco Riserva Sanctissimus 2013
100%
Pinot Bianco – 13.5%
Giallo
in pienezza, dalla notevole densità di colore, ha profumi delicati
ed eleganti, con toni di erbe aromatiche, una nettissima pesca
bianca, un fruttato penetrante di litchi, poi roccia grigia e un
soffio di frutta tropicale. Emergono anche sfumature rosse, quasi di
ciliegia, e un frutto fragrante che porta freschezza. Il sorso é
nettamente da weissburgunder, mette a fuoco pienamente il vitigno, ha
freschezza, leggerezza, aromi netti di mela, allo stesso tempo
morbidezza e densità. Con la temperatura che si alza guadagna in
dinamicità, lascia la bocca aromatizzata da cannella e tabacco,
mentre nei profumi l'ananas é ora anche più nitido. 88pt
Vigneti:
vigneto ripido esposto verso sud (tra 350 a 400 m s.l.m.) terreno
calcareo dell’epoca glaciale
Vinificazione:
fermentazione delicata su bucce ed affinamento in grandi anfore di
terracotta
Alcool:
13,5 % Vol. | Acidità 5,1 g/l. | Zuccheri residui: 3,0 g/l
Baron
Di Paoli – Vigneti delle Dolomiti IGT Bianco Enosi 2013
55%
Riesling, 45% Sauvignon Blanc – 13.5%
Paglierino
pallido con scattanti guizzi di luce. Freschissimo nei profumi,
muschiati, dalla evidente sfumatura aromatica, poi lime, mandorla
fresca, menta, fiore di sambuco, il pizzicore del ginger che
solletica le narici. Bocca tirata, agrumatissima, l'acidità
sfavillante porta ad una straordinaria golosità di beva. Porta
inizialmente aromi di confetto, poi una decisa conferma muschiata,
nel percorso finale emerge per un attimo la sapidità poi dilaga di
nuovo la freschezza. Pensato e voluto così, non può non piacere.
86pt
Vigneti:
Höfl untern Stein” nella località “Söll” presso Termeno, è
un pendio esposto a sud-est e situato tra i 480 e i 550 m sopra il
livello del mare. Sul robusto terreno argilloso, ricco di pietriccio
calcareo, si trovano sia gli impianti a pergola, realizzati trenta
anni or sono, sia quelli a spalliera, installati dieci anni fa, i
quali, con la loro resa molto bassa di solo 50 hl/ha, sanno creare
una qualità incomparabile.
Vinificazione:
Per il Riesling alla pigiatura senza diraspatura è seguita la
fermentazione in botti d’acciaio, mentre il mosto del Sauvignon
dopo una macerazione di dodici ore è stato fatto fermentare a parte
anche in tonneaux. I vini hanno passato una maturazione di sei mesi
sulle fecce fini prima della loro unione, avvenuta in marzo.
L’imbottigliamento è stato eseguito a metà giugno.
Alcool:
13,5 % vol. | Aciditá: 7,3 g/l | Zuccheri residui: 4,0 g/l
Castelfeder
– AA Sauvignon Raif 2015
100%
Sauvignon Blanc – 13.5%
Gioca
su riflessi in ugual misura paglierini e verdolini. Al naso é un
nettissimo fiore di sambuco, come solo i grandi Sauvignon dell'AA
riescono ad esprimere, poi nettarina bianca, frutta tropicale,
melone, fiori dolci, camomilla, mughetto e la sfumatura pungente
dell'ortica. Più si scaderà e più le note verdi si limano,
spingendo in alto l'eleganza. Bellissimo sorso, morbido, porta
un'aromaticità di menta, rotondità del tè verde, rimane leggero,
quasi beverino, con lunga ed esaltante distensione agrumata. Una
limpida espressione di Sauvignon... 89pt
Vitigni:
Zona: le uve di questo vino provengono dalle colline di Pinzon
(frazione di Montagna a 350 m) e il paesino di Penon (600m s.l.m.),
una frazione di Cortaccia.
Terreni:
Ghiaia calcinosa di sedimenti morenici e terreni argillosi a diversi
contenuti di sabbia.
Vinificazione:
La vendemmia viene effettuata a mano in piccoli cassoni di plastica,
i grappoli vengono riversati nella pressa pneumatica tramite e l’uva
viene pressata interamente o diraspata a seconda dell’annata. Segue
la spremitura soffice e il solo mosto fiore viene lasciato decantare
naturalmente per ca. 24 ore. La fermentazione alcolica avviene
tramite ceppi di lieviti selezionati a temperatura controllata
(18-21°C). Segue un affinamento per ca. 4 mesi a contatto con i
lieviti.
Alcool:
13,5 % Vol. |
Aciditá: 5,5 g/l | Zuccheri residui: 2,5 g/l
Tenuta
Peter Sölva – AA Gewürztraminer
Vigneti 2014
100%
Gewürztraminer – 13.5%
Giallo
intenso, ma con ancora qualche pennellata verdolina. Porta al naso, e
il finalmente è d'obbligo, una bellissima rosa gialla, ormai quasi
latitante nei Gewürztraminer degli ultimi anni in Alto Adige.
Seguono lavanda, cannella, budino di crema, pesca sciroppata, un
profilo olfattivo penetrante e dolce, senza eccedere, senza stancare.
Bocca vibrante, senza nemmeno un'indugio nella dolcezza, sfodera un
equilibrio costruito su una freschezza straordinaria per il vitigno e
una grande sapidità minerale. Snello, affilato, dall'aromaticità
sussurrata, chiude con un ricordo dolce di panna. Uno dei
Gewürztraminer più belli sentito negli ultimi anni, lo stile che mi
é sempre piaciuto per questo vitigno. 88pt
Vigneti:
Vigneti di Caldaro e Termeno. Una zona fra 300 - 500 m sopra il
livello del mare molto soleggiato.
Terreno:
Sabbioso, sassoso e leggermente argilloso.
Vinificazione:
Il mosto fa una macerazione a freddo di poche ore sulla buccia e dopo
l´uva viene diraspata e pressata. La fermentazione viene tenuta a
temperature basse sui 15°C. Dopo la fermentazione viene svinato il
vino nuovo, praticamente togliamo il lievito grossolano e dopo viene
fatto il “sur lie” fino all’imbottigliamento.
Erste+Neue
- Kalterersee cl. sup. Leuchtenburg 2015
100%
Schiava – 13%
Magnifico
rubino pieno, trasparente, luminoso e vivacissimo. Il primo naso é
vinoso, intenso e carnoso di violaciocca, in fila vengono la ciliegia
matura, prugna, pasta di mandorle, un sottofondo terroso, la parte
vegetale di erba medica. Il frutto é turgido e pepato. Sorso
iniziale falsamente dolce, poi entra in equilibrio, con un tannino
setoso, il ritorno coerente di pasta di mandorle, una sottile
sapidità. Chiude pulito e posato, ha il punto di forza nel ventaglio
olfattivo. 86pt
Vigneti:
Terreno con presenza di porfido e argilla. Clima temperato alpino
Vinificazione:
Fermentate in acciaio per due settimane e affinato in botti di rovere
(80-100 hl)
Alcool:
13% vol | Acidità: 4,3 g/l | Zuccheri residui: 1,4 g/l
Alois
Lageder - AA Pinot
Noir Krafuss 2012
100%
Pinot Nero – 14%
Rubino,
vivace, dalla decisa sfumatura granato. Profuma di vaniglia, marasca,
ruggine, terra rossa, ma la parte minerale é tutta sottiliezza,
eleganza, la speziatura di cannella é invece immediata, un
leggerissimo ricordo di pepe. Bocca dalla grande freschezza, tannino
affusolato, ha l'incedere dell'aristocrazia, gusto ematico,
balsamico, finale di lampone. Il rapporto con l'aria é magnifico, i
profumi guadagnano in intensità e diventano ancora più freschi, più
salini, emerge anche la violetta, l'acqua di pomodoro, il ferro… e
allora mi sciolgo. Un gran vino. 92pt
Vigneti:
il Maso Krafuss è situato sulla collina di S.Michele /
Appiano-Montagna a 430 - 450 metri s.l.m. , esposto a sud-est.
Terreni:
argillosi, rocciosi, calcarei di origine morenica. Microclima fresco.
Nel 1991 sono stati impiantati ad alta densità nuovi e selezionati
cloni di Pinot Nero.
Vinificazione:
pressature soffice delle uve, fermentazione spontanea e fermentazione
malolattica in acciaio. Affinamento del vino per dodici mesi in botti
piccole di legno da 225, 300 e 500 litri (rovere francese di
Allier,Nevers e Vosges, a seconda dell’annata fino a 1/3 nuove).
Elena
Walch – AA Lagrein Riserva Castel Ringberg 2011
100%
Lagrein – 14%
Denso
nel colore, un rubino scuro come la notte, dal bordo che occhieggia
ancora su tonalità porpora. Naso speziato, pepato, di mirtillo
maturo e frutta macerata, amarena, torta sacher, caffè, la tostatura
del legno é presente, ha quasi l'affumicato carnoso dello speck.
Sorso potente, rotondo, sanguigno, gustoso e succoso, mantiene una
bella freschezza di frutta rossa e nera. Molto Lagrein, molto 2011,
molto Elena Walch, rimane un bel vino, anche se non entrerà nel mio
cuore. 87pt
Vigneti:
Vigneto crú Castel Ringberg, Comune di Caldaro, collina sovrastante
il Lago di Caldaro, a 350m s.l.m, esposizione del vigneto verso sud
est.
Terreno:
morenico calcareo di medio impasto con parti argillose e sabbiose.
Vinificazione:
Fermentazione in acciaio con macerazione di 10 gg sulle vinacce e
successiva fermentazione malolattica in botte. Maturazione per 20
mesi in barrique di legno francese. Dopo l’assemblaggio lungo
affinamento in bottiglia.
Alcool:
14,0% Vol. | Acidità: 6,00 g/l | Zuccheri residui: 1,7 g/l
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