Banco d'assaggio del Trento Doc al Muse, novembre 2016
Ormai
da tre anni un appuntamento ospitato nel magnifico Museo di Storia
Naturale di Trento, il Muse.
Conferme,
piccole sorprese e qualche sfumata delusione rispetto all'anno
passato...
La
conferma viene dallo stato generale della denominazione, che offre un
livello decisamente alto.
Ho
notato che anche le Cooperative storicamente senza tradizione
spumantistica stanno cominciando a farsi le ossa con Trento Doc ben
fatti, semplici ma corretti, da spendersi come ottimi aperitivi.
Le
riserve di grandi e piccoli sono prodotti davvero buoni ad un prezzo
onesto, sicuramente da accostare al cibo, la tendenza ad uscire a non
meno di 50 mesi sui lieviti è quasi la regola e questo sforzo é ben
ricompensato dalla qualità. Alla lunga il GF ha fatto scuola...
Poi
il dosaggio... usato da tutti con maestria, nessuno sopra ai 6 g/l,
la media intorno ai 3-4 a dare quel filo di volume in più senza
peccare d'orgoglio nel voler rinunciare a quest'arma potentissima.
Infine,
rispetto allo scorso anno, ho trovato meno disturbatrice la presenza
di una percentuale significativa di PN nelle Cuvée, anzi... chi lo
ha fatto ha lavora bene aggiungendo qualcosa.
Rimango
comunque convinto che il profumo dello Chardonnay Trentino in purezza
nel bicchiere sia qualcosa di meraviglioso, territoriale, che
distingue la denominazione. Quando lo ritrovo mi brillano gli occhi.
Il
numero di Rosè presentati quest'anno era in calo, e non mi dispiace.
Sempre una realizzazione difficile, un vino da occhi, ma spesso
irrequieto in bocca e bizzarro al naso. Ne salverei pochi o forse
uno, comunque non mi ci sono dedicato.
La
piccola delusione, lo vedo dai miei voti, certo alti, ma compressi
sotto alla soglia dell'eccellenza. Mi sono mancati nel valicare
l'asticella il GF 2005 e il Madame Martis 2006, che a priori erano
quasi obbligati.
Rifinito
e aristocratico il primo, ma senza quel guizzo, quella irrequietudine
scomposta che la grandi bottiglie da giovani devono avere. Il 2005 è
annata calda, nasce rotondo, per me rimarrà così.
Per
il secondo proviamo ad aspettare, bottiglia che conosco meno,
sospetto che dietro una certa mancanza ci sia qualcosa che potrà
crescere, e il 2006 è una buona annata, adesso si vedono cose
straordinarie.
Una
di queste è il nuovo Ferrari Perlè Bianco 2006, dello stesso colore
in profumi ed aromi, uno spumante di mare e conchiglie. Appena sotto
al fratello maggiore, gran bella bolla, non certo una mossa
commerciale e basta, sotto c'é qualità alta.
Sempre
un 2006 è la Riserva 976 di Letrari, che ha avvicinati di brutto GF
e la Madame, fino a quasi ha buttato la testa avanti. Porta
pasticceria e bocca di panettone, da sempre uno dei miei preferiti.
Fra
i "fratelli minori" ha brillato il Brut Riserva 2009 di
Maso Martis, in cui il PN esalta finalmente una mineralità ferrosa e
di grafite. Si aggiunge il suo cugino Rosé 2010 in magnum,
decisamente il migliore della sua tipologia, l'unico che porterei a
casa.
Spendo
due parole in più per 2 "piccoli", che già nelle edizioni
passate mi avevano fatto una bella impressione.
Il
primo di questi è Giorgio Zeni, lui si ricordava delle mie belle
parole dell'anno scorso, io posso solo confermarle quest'anno. Il suo
Zeni Giorgio Brut BdB 2010 é proprio puro Chardonnay Trentino al
naso, agrumato, minerale dalla dolcezza di fiori bianchi. Saporito,
salato e lungo in bocca, viene fuori la vaniglia intrinseca del
vitigno. 2000 bottiglie, 2000 gioiellini.
Sfioro
l'auto celebrazione per la Riserva 2009 di San Michael, perché li
seguo con grande piacere dalla loro prima uscita e con questo nuovo
72 mesi da 55% Pinot Nero e 45% Chardonnay si sono confermati alla
grande.
Hanno
interrotto la commercializzazione del meraviglioso 2008 per farlo
affinare ancora, e sono passati al millesimo successivo. Si sente che
deve ancora assestarsi ma ha pienezza, volume, un nitido frutto
rosso, bocca candita e un rivolo finale fresco. Altro gioiellino in
2000 bottiglie.
Un
ultimissimo consiglio sul rapporto qualità/prezzo... l'Altemasi ora
commercializza il millesimato 2011, che si sta facendo bene, ma hanno
ancora le magnum del millesimato 2010, che non costa un tubo ed é
letteralmente la miglior uscita di questa etichetta. Sarebbe da
approfittarne.
Agraria
Riva del Garda - Brezza Riva Brut s.a. - 100% Ch – 83/84pt
Altemasi
– Pas Dosé 2007 – 60% Ch, 40% PN – 86pt
Altemasi
– Brut Riserva “Graal” 2008 - 70% Ch, 30% PN – 88/89pt
Altemasi
– Brut Rosé s.a. - 70% Ch, 30% PN – 83pt
Balter
– Brut s.a. - 100% Ch – 83/84pt
Balter
– Brut DZ Riserva 2010 - 80% Ch, 20% PN – 87/88pt
Balter
– Brut Rosé s.a. - 80% Ch, 20% PN – 84/85pt
Bellaveder
– Brut Nature DZ Riserva 2011 – 100% Ch – 86/87pt
Bellaveder
– Brut Riserva 2011 – 100% Ch – 87/88pt
Borgo
dei Posseri – Brut Tananai 2012 - 50% Ch, 50% PN – 84pt
Cantina
Mori Colli Zugna – Brut s.a. - 100% Ch – 82pt
Cantina
Mori Colli Zugna – Brut “Morus” 2012 – 70% Ch, 30% PN –
87pt
Cantina
di Toblino – Brut Antares 2011 – 100% Ch – 83pt
Cantina
di Toblino – Brut Antares Rosé 2011 – 80% Ch, 20% PN – 83pt
Cembra
cantina di montagna – Dosaggio Zero “Ororosso” s.a. - 100%
Chardonnay – 86pt
Cembra
cantina di montagna – Brut “Ororosso” s.a. - 80% Ch, 20% PN –
85pt
Cembra
cantina di montagna – Brut Rosè “Doss24” s.a. - 85% Ch, 15% PN
– 82pt
Cesarini
Sforza – Extra Brut Riserva “Tridentium” 2008 – 100% Ch -
86pt
Cesarini
Sforza – Brut Riserva “Aquila Reale” 2007 – 100% Ch –
86/87pt
Concilio
– Brut “600uno” s.a. - 100% Ch – 84/85pt
Conti
Bossi Fedrigotti – Brut Riserva “Conte Federico” 2012 – 60%
Ch, 20% PN – 84pt
Etyssa
– Extra Brut “Cuvée n°1” 2012 – 100% Ch – 84pt
Ferrari
– Brut “Perlé Nero” Riserva 2008 – 100% PN – 86pt
Ferrari
– Brut “Perlé Bianco” Riserva 2006 – 100% Ch – 88pt
Ferrari
– Extra Brut “Riserva Lunelli” Riserva 2007 – 100% Ch –
87pt
Ferrari
– Extra Brut “GF Riserva del Fondatore” Riserva 2005 – 100%
Ch – 89pt
Letrari
– Dosaggio Zero Riserva 2009 – 60% Ch, 40% PN – 84pt
Letrari
– Riserva “Quore” 2009 – 100% Ch – 86pt
Letrari
– Brut Riserva “Riserva del Fondatore 976” 2006 - 50% Ch, 50%
PN – 88pt
Marco
Tonini – Brut DZ 2013 – 70% Ch, 30% PN – 83pt
Mas
dei Chini – Brut Riserva “Inkino” 2010 – 100% Ch – 84pt
Maso
Martis – Brut Riserva 2009 – 70% PN, 30% Ch – 88/89pt
Maso
Martis – Brut Riserva 2007 (in magnum) – 70% PN, 30% Ch – 87pt
Maso
Martis – Brut Riserva “Madame Martis” 2006 – 70% PN, 25% Ch,
5% PM – 87pt
Maso
Martis – Extra Brut Rosé 2012 – 100% PN – 84pt
Maso
Martis – Brut Rosé 2010 (in magnum) – 100% PN – 87pt
Maso
Nero – Brut Riserva 2010 – 100% Ch – 86/87pt
Maso
Nero – Brut Rosé 2010 – 60% Ch, 40% PN – 86pt
Metius
– Brut Riserva “Methius” 2010 - 60% Ch, 40% PN – 87pt
Moser
51.151 – Brut s.a. - 100% Ch – 83pt
Moser
51.151 – Extra Brut Rosé 2012 - 100% PN – 82pt
Pedrotti
– Dosaggio Zero Riserva “111” 2009 – 90% Ch, 10% PN –
86/87pt
Rotari
– Brut Riserva “Flavio” 2007 – 100% Ch – 84pt
San
Michael – Brut Riserva 2009 – 55% Ch, 45% PN – 87/88pt
Simoncelli
– Brut 2012 – 100% Ch – 84pt
Vivallis
– Brut “Weinfeld” s.a. - 100% Ch – 80pt
Zanotelli
– Brut “For4neri” 2012 – 100% Ch – 86pt
Zanotelli
– Brut Rosé “For4neri” 2013 – 80% PN, 20% Ch – 85pt
Zeni
Giorgio – Brut 2010 – 100% Ch – 87/88pt
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