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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

Massussi – Franciacorta “Cuvée del Lago” Brut Special Edition 2010

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60% Chardonnay, 40% Pinot Bianco e Pinot Nero – 12.5% “ Special Edition”, solo 5000 bottiglie prodotte, questa é una sboccatura 2013 consigliatami da Marco direttamente dalla sua cantina. Dopo aver trascorso tutta la mattina a trascrivere appunti sulla Franciacorta e per staccare dai Merlot della cena di ieri sera, mi era proprio venuta voglia di una bollicina ben matura, come i 3 anni dalla sboccatura dovrebbero garantirmi. Nel calice largo ha una bella sfumatura carica di colore, che tuttavia ancora non arriva al limite del dorato. I profumi sono proprio come “avevo voglia che fossero”, avvolgenti, di miele e vaniglia, pungenti di pietra focaia e pepe, fruttati di prugna gialla e cedro maturo, con un leggero sussurro erbaceo nel finale. Mi ricorda il profilo minerale dei Cava di Ravent ó s... ed é un complimento. Il sorso porta una bolla intensa e vivace, che il bicchiere dalla forma ampia forse aveva mascherato, esaltata da una freschezza

Weingut Stroblhof – Südtirol Weissburgunder "Strahler" 2014

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95% Pinot Bianco, 5% Pinot grigio – 13.5% Non sono tanti i vini Italiani che possono vantare più di 100 anni di storia, come singola bottiglia univocamente individuata... uno di questi é lo "Strahler" presente nella carta del ristorante di famiglia almeno dagli anni 30. Strahler... macchia di luce... anche se lungo la linea del tempo la composizione é cambiata, ha sempre mantenuto il Weissbugunder come protagonista, ora arrivato al 95%, il resto é ora solo Pinot Grigio. Weissbugunder, il più Alto Atesino dei vitigni a bacca bianca. La luce lo attraversa liberamente, la tonalità é molto chiara, mentre invece i profumi sono definiti e penetranti di mela Granny Smith, anice, pompelmo, caramella di zucchero e menta, confetto. Ancora molto fermentativi, ancora con molti spigoli... In bocca entra fresco, agrumato, ritorna il succo di pompelmo, poi parte sovradimensionato di salinità, confermando le stesse impressioni di un assaggio precede

Haderbug – Südtiroler Blauburgunder Riserva “Hausmannhof” 2009

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100% Pinot Nero – 12.5% Granato trasparente, dal riflesso mattonato e autunnale, ha un primo naso di frutta polposa, austero di prugna e ciliegia matura, viola selvatica e pomodoro succoso. Seguono in rapida successione terra rossa umida, ferro, speziatura di cannella intensa e dolce, cuoio e mineralità di inchiostro scuro. La tostatura del legno che lo ha custodito é evidente, anche se integrata, e lo sarà ancora di più negli aromi di bocca, dove entra con un sorso pieno, dalla morbidezza sovra condita dalla sapidità. E' pienamente confermata la vena ematica, la succosità rossa e sul finale la gola si riscalda, perché viene a mancare un sufficiente slancio di freschezza. La persistenza é notevole, rimane però questo disegno di un vino autunnale, dai colori un po' freddi, più gastronomico che da soddisfazione nel solo calice. Si giova un poco del contatto con l'aria, dopo qualche minuto ha un profilo appena più sereno, un gusto più dolce e meno salato

Rieslingata pre-vacanza...

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Così si chiamava il gruppo whatsapp creato da Andrea, splendido padrone di casa, per generare al meglio il caos che abbiamo allegramente messo in pratica il venerdì sera. Questi i vini della serata: 🍷 Giovanni Menti, Omomorto Metodo Classico 2012 🍷 Mastrosasso, Pignoletto Rifermentato in bottiglia 2015 🍷 Weins-Prüm, Mosel Wehlener Sonnenuhr Riesling Kabinett 2014 🍷 Egon Müller Scharzhof, Mosel Scharzhofberger Riesling Spätlese 2008 🍷 Schloss Lieser, Niederberg Helden Riesling Auslese Goldkapsel 2012 🍷 Verwaltung der Staatsweingüter, Rheingau Rüdesheim Berg Rottland Riesling Spätlese 1987 🍷 Carl Schmitt-Wagner, Mosel-Saar-Ruwen Longuicher Herrenberg Riesling qualitatswein 🍷 Ancarani, Vino Rosso da uve stramature Al solito abbiamo mangiato cose sfiziosissime, dagli antipasti al dolce, e fatto un sacco di chiacchiere in allegria, da vecchi amici che purtroppo hanno poche occasioni per riunirsi insieme. Non ero preparato a scrivere qualcosa

Binon-Coquard - Champagne Brut BdN 2006

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100% Pinot Noir - 12% Pulizia, linearità, purezza... su questi valori ce la si può giocare con i migliori di altre 300 milioni di bottiglie, anche se si é un piccolo produttore con neanche 7ha nell'Aube. Binon-Coquard, un Blanc de Noirs da Pinot Noir in purezza millesimato 2006, con un'esecuzione magistrale da grande maison, pur rimanendo nella dimensione dell'artigianalità. Ha colore paglierino intenso e un profumo dolce e suadente, immediato di miele d'acacia e pera matura, fragrante di brioche dolce. Tuttavia, nel giro di qualche secondo, un nuovo protagonista guadagna la scena, sotto forma della splendida pesca percocca condita di cannella che riempie di fascino uno straordinario Champagne sempre dall'Aube... il Brut Polisy di André Beaufort. Confronto azzardato che sfido a smentire... Sorso cesellato, minerale, fragrante di lieviti maturi, freschezza e parti morbide sono in grande armonia. Anche in bocca l'e

Hofkellerei Willi & Gerlinde Walch - Vino rosato “Rotkehlchen”

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100%  Gewürztraminer - 14% Famolo strano... Hofkellerei Willi & Gerlinde Walch “Rotkehlchen” da tradurre in “Pettirosso”, altro non é che un particolare Gewürztraminer vinificato in rosato !!! Il consiglio viene da Armin e da Daniele, la curiosità é tutta mia che amo tantissimo questo vitigno dai profumi affascinanti. La cantina é di proprietà di uno dei rami della famiglia Walch di Termeno, con una gestione ormai da decenni del tutto indipendente. Il colore é un ramato bellissimo, come quello dei capelli della figlia Ingun, che mi ha accolto con un gran sorriso al punto vendita della cantina, mentre ero come al solito in super fretta.  Appena il tempo per raccontarmi la fatica e la cura spesa dal padre Willi per mettere a punto la tecnica di vinificazione in rosato del Gewürztraminer, capace di produrre colori orrendi, se l'estrazione del colore non é perfetta.  Mi vengono in mente i colori dei mosti di Armin... Giusto rendere merito

Carpi 14 luglio 2016 Ristorante “Il 25” - Pommard, Racconto Monografico di Francesco Falcone

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Ce ne fossero di serate così, in cui non é protagonista il singolo vino, non c'é la bottiglia per cui ti spaccheresti la testa a craniate contro il muro, ma invece te ne vai a casa con la convinzione di avere, straordinariamente, colto l'essenza di un terroir. E la comprensione é nitida, pur senza esserci mai stato, vedi la cartina, le altimetrie, le esposizioni, i venti, i terreni che diventano tratti caratteristici del vino, profumi, aromi e sensazioni. Pommard... una enorme “combe”, aperta a Ovest, presa di infilata da correnti d'aria che scolpiscono gradienti di temperatura, il fiume che ha sparso nei millenni minerali diversi lungo tutto il territorio comunale, creando differenze limitrofe e ripetizioni distanti... tutte queste cose le abbiamo sentite... nei vini. Forse ho anche capito perché a Pommard non ci sono ancora Grand Cru. Le verticali dei due climat candidati a diventarlo hanno fatto vedere che bottiglie eccezionali ci sono, eccome